Dal noleggio barche al mondo della vela armatoriale, ecco quali sono, anche nella flotta Globe Sailor, le nuove tendenze, e le barche, che rendono la vita a bordo più confortevole e la navigazione a vela più semplice.
La tecnologia si evolve, il design cambia e in barca ormai siamo comodi come a casa. Dalla nautica armatoriale a quella del noleggio barche, le nuove tendenze hanno cambiato il mondo della vela, sia quella da crociera che la sportiva. Le barche che sono arrivate sul mercato negli ultimi anni, molte delle quali presenti oggi nella flotta di Globe Sailor, sono sempre più a misura di velista: comode, spaziose, facili da usare. Tutte uguali? Niente affatto, sono i particolari a volte a fare la differenza, e a rendere unico nel suo genere un progetto piuttosto che un altro.
Passiamo in rassegna alcune delle tendenze estetiche e funzionali che hanno influenzato la progettazione delle barche a vela moderne: dalla forma degli scafi, all’organizzazione delle manovre, passando per la disposizione degli arredi.
I NUOVI SPIGOLI
Quando sono comparsi anche sulle barche da crociera (in origine erano prerogativa degli Open oceanici), gli spigoli erano posizionati all’estrema poppa, utili soprattutto a dare stabilita quando le condizioni meteo divengono dure, aggiungendo anche un po’ di volume per le cabine di poppa. Negli ultimi anni invece sulla parte posteriore dello scafo si sono gradualmente ammorbiditi, per diventare un po’ più netti a centro barca e addirittura verso prua. È questo il caso per esempio dell’Oceanis 46.1, un progetto molto apprezzato nel mondo del noleggio barche e nella flotta di Globe Sailor, dotato di questo particolare spigolo avanzato. Si tratta di spigoli funzionali a dare maggiore volume in una zona nevralgica, da quella centrale della dinette fino alla cabina di prua. Miglior comfort a bordo ma anche in navigazione: con vento e onda gli spigoli tagliano l’acqua rendendo la coperta più asciutta.
ANDARE VERSO PRUA NON È MAI STATO TANTO FACILE
Il passaggio dalla zona del timone, o dal pozzetto, verso il ponte o verso prua, un tempo, anche sulle barche da noleggio, incontrava almeno due ostacoli: lo scalino che ci portava sul ponte, e l’attacco delle sartie a centro barca nel bel mezzo del percorso verso prua. Il secondo inconveniente è stato risolto con le lande che lavorano in murata, lasciando il cammino completamente sgombro. Nel primo caso a fare tendenza sono invece i nuovi progetti di Jeanneau, il Sun Odyssey 449 per esempio (anche questo nella flotta Globe Sailor). Il piano di coperta infatti declina lentamente verso poppa fino ad arrivare sullo stesso livello del pozzetto, consentendo un passaggio senza la presenza dello scalino.
SEMPRE PIU’ LARGHE
A inizi anni 2000 una barca da crociera di 40 piedi era larga mediamente intorno ai 3,70 metri sul suo baglio massimo. Oggi raramente si va sotto i 4 metri a parità di misura, e il baglio massimo interessa una porzione molto più ampia dello scafo, proseguendo in certi casi fino a poppa. I volumi interni sono aumentati, e le barche, grazie a una più ampia stabilità di forma, sbandano e rollano meno in condizioni di mare e vento impegnative.
LE MANOVRE FACILI
Su questo tema un input importante ai cantieri è arrivato dal fenomeno del noleggio barche. Gli utenti chiedono barche a vela sempre più semplici da condurre, magari anche in equipaggio ridotto. I cantieri hanno dato delle risposte precise a questa richiesta: manovre semplici, pochi winch per gestirle, regolazioni essenziali, così che anche velisti con poca esperienza possano godersi a pieno la navigazione a vela in crociera. I winch vengono posizionati a ridosso della timoneria per consentire la regolazione delle vele mentre si sta conducendo la barca. Le drizze nei nuovi materiali in tessile, sempre più efficienti, e le pulegge in grado di demoltiplicare ogni sforzo fanno il resto, rendendo ogni manovra fluida e facile da eseguire sulle barche da crociera moderne.
INTERNI COME A CASA
Gli spigoli sullo scafo, i bordi liberi alti, la larghezza sempre più pronunciata, non hanno solo effetti sulla navigazione o risultati estetici, ma danno anche volume in più agli interni. E così in barca ci si sente veramente come a casa. Ma anche qui non mancano le chicche. Su molte barche la classica cabina di prua è diventata un open space, un unico ambiente con la dinette. E grazie alle finestrature, presenti adesso anche sullo scafo, la luminosità ci fa quasi dimenticare di essere in barca.
“SPIGOLO”: Sull’Dufour 390 si nota lo spigolo che da centro barca, appena sotto le finestre rettangolari, prosegue fino a prua
“LARGHEZZA”: Il baglio massimo delle barche è sempre più accentuato. A dettare questa tendenza sono stati gli open sportivi da oceano, nella foto il Bavaria C45
“COPERTA”: in questa foto il dettaglio del ponte in discesa sul nuovo Sun Odyssey 440, la linea della coperta si riconduce con quella del pozzetto all’altezza delle timonerie.