Arrivo in Martinica la mattina del 26 Dicembre 2019, dopo una vera Traversata Atlantica. Dico “vera” perché a 1.600 miglia dalla terra più vicina il pilota automatico ha deciso di lasciarci. Un brutto guaio che però ha permesso a noi dell’equipaggio di provare la realtà della navigazione oceanica e dei turni di tre ore al timone giorno e notte per 14 giorni.
Avvistiamo le luci dell’isola al tramonto del 25 dicembre. Buon Natale! Colti da entusiasmo ci avviciniamo ma non troppo alla costa dato che non siamo in possesso di un Portolano che possa guidarci nella notte.
Così la decisione di rimanere riparati dall’isola fino alle prime luci dell’alba viene accolta da tutti. E’ una questione di sicurezza ed è appannaggio del comandante decidere quando e dove approdare. Su questo non si discute… MAI!
Restiamo con un minimo di fiocco aperto a veleggiare appena dietro e al riparo della grande isola. Dopo 20 giorni di Oceano non sentire più l’onda che alza e abbassa la barca è quasi strano; ti abitui a cucinare con l’onda, camminare con l’onda e via così.
A volte la stramaledici ma quando non c’è più ti sembra di aver perso qualcosa. Ma fa parte della bellezza delle lunghe navigazioni.
Il giorno ci dà ragione. Il luogo prescelto per l’atterraggio è Les Anses d’Arlet, un caratteristico paesino situato a Sud Ovest di Martinique. Recandoci sul luogo dove intendiamo calare ancora ci accorgiamo che due pescatori stanno rimuovendo delle nasse metalliche abbastanza grosse. Ne hanno già caricato almeno una dozzina.
Sulla superficie dell’acqua notiamo tantissime bottiglie legate insieme che segnalano la presenza di attrezzature da pesca in profondità. Saranno più di cinquanta!
Le bottiglie sono trasparenti o blu, in pratica invisibili di notte. Ottimo non aver tentato l’atterraggio notturno perché la possibilità di finire con una cima nell’elica a 50 metri dalla terra è altissima. Tienilo a mente se noleggi una barca in Martinica.
Senza indugio caliamo ancora in circa 5 metri di acqua nella parte Sud della baia. Approntiamo il tender perché vogliamo andare a terra… a comprare la frutta!
Non potete sapere quanto manca un frutto fresco dopo aver percorso circa 3.000 Miglia Nautiche di Oceano. Fai una grande provvista di frutta per la tua vacanza in barca!
Arriviamo al piccolo molo del paese e ormeggio il tender. Mi sorprendono subito i colori, spiaggia bianchissima, ragazzi e ragazze creole che si tuffano dal molo il quale porta diretti ad una strada oltre la quale c’è la chiesa. Dato che la barca con cui siamo arrivati batte bandiera norvegese ed essendo la stessa fuori dal trattato di Shengen dobbiamo entrare “legalmente” nel Paese, fare dogana ed esibire i nostri documenti e quelli della barca.
Così mi do da fare per cerca la “Douane” e intanto un supermarket dove fare il pieno di vitamine. Ma ho fatto male i miei conti.
E’ il 26 dicembre ed è l’antivigilia di Natale così troviamo tutto chiuso!
Decidiamo così di visitare ciò che si rivela un bellissimo paese dall’aria tipicamente caraibica e ci fermiamo ad un Bar per rifocillarci.
Ordiniamo e soprattutto sbraniamo un ottimo pollo e beviamo una birra gelata rilassandoci sotto una palma in riva al mare. La temperatura è di 34 gradi e la nostra barca dondola tranquilla all’ancora aspettando il nostro ritorno.
Tornando al tender lo troviamo dove l’abbiamo lasciato o più o meno… la marea ci ha giocato un brutto scherzetto ed io, non pensando né alla marea né all’onda l’ho lasciato dalla parte sbagliata del molo perché in quel giorno il vento era proprio un Sud Ovest. Salto in acqua e la successiva mezzora la passo a cercare di togliere il motore da sotto le assi del molo per liberare il dinghy che, approfittando della situazione si è infilato proprio lì sotto.
Nonostante la lotta corpo a corpo con il molo e il motore torniamo in barca ristorati. Aliamo il tender e decidiamo insieme la prossima mossa spinti dalla voglia di visitare l’isola. Ma non prima di aver indossato maschera e pinne ed aver fatto il bagno in questa acqua meravigliosa.
Dopodiché via l’ancora, recupero catena e facciamo rotta verso la capitale Fort-de-France.
Dopo un’ora di navigazione ci siamo. L’ancoraggio più suggestivo è proprio sotto al Forte.
Arriviamo proprio nel momento in sui si accende sulla spiaggia antistante alla città la scritta “Bonne Fête”. Caliamo ancora di nuovo, ri-approntiamo il tender e via in città. Il
tender lo si può lasciare in quello che apparentemente è utilizzato come ormeggio dinghy da tutte le barche della baia. Percorriamo il lungomare fino a che non troviamo un allettante negozio di “Macedonie”! Wow, proprio ciò che cercavamo.
Una camminata in centro ci permette di visitare una chiesa enorme costruita interamente in legno. Troviamo una miriade di piccoli negozietti tipici a fianco di negozi che vendono prodotti locali. Un’atmosfera tipicamente francese ma con un tocco esotico permea tutta la città. E l’esplorazione è solo all’inizio…
Qualche informazione su Martinica
Ricordati che l’isola è territorio Francese. Essendo cittadino Europeo ed atterrando qui in Barca od in Aereo potrai esibire sia il passaporto che la carta d’identità Italiana. Puoi arrivare direttamente a Fort-de-France con un aereo dall’Italia.
Il momento migliore per veleggiare in Martinica è da Dicembre fino ad Aprile, cioè durante la stagione secca. Sono i mesi migliori in quanto è molto difficile che il tempo cambi bruscamente. Il massimo che può capitare è qualche saltuario acquazzone che dura non più di trenta minuti. Dopodiché sole e arcobaleno!
Il periodo che sconsiglio vivamente è la cosiddetta “Stagione delle Piogge”, da Maggio a Ottobre, ed anche Novembre è un mese dal tempo incerto e con la possibilità di Uragani.
Evita questo periodo perché potresti trovare piogge torrenziali e vento forte.
Fa caldo tutto l’anno con temperature che si attestano sempre oltre i 20 gradi. Porta la crema solare!
Gli approdi in Martinica
L’isola misura circa 64km da Nord a Sud e 30km da Est a Ovest. Molte piccole baie tutte da scoprire. Alcune zone in cui scoprire la barriera corallina. Ma se hai necessità di fare acqua o carburante dovrai dirigerti verso Fort-de-France oppure Le Marin. Altrimenti dovrai equipaggiarti di taniche e scendere a terra a fare gasolio. A seconda della stagione o del particolare periodo potrai trovare vento su entrambe le coste. Decidi in base alla direzione del vento quale baia scegliere.
Costa Ovest
Fort-de-France. E’ la capitale dell’isola e puoi veramente trovare di tutto. Aeroporto, Porto industriale, Centri commerciali e molto altro.
Essendo una città di stampo Europeo a fianco dei prodotti locali troverai sempre i prodotti a cui sei abituato. Buon posto per fare cambusa e partire alla scoperta dell’isola.
Se vuoi andare sul sicuro ormeggia appena all’esterno della città sotto al forte. Troverai buon fondo di sabbia dove la tua ancora farà buona presa. Una volta in città disporrai di qualunque tipo di servizio. Da notare che ogni giorno partono escursioni per il Mont Pelee, il Parco di Martinica dove dorme il Vulcano omonimo. Se necessiti di acqua o carburante spostati verso il porto industriale. Difficoltosa l’entrata e la manovra al distributore con vento sostenuto.
Les Anse d’Arlets. Ottima baia riparata ma, come già detto, attento alle attrezzature da pesca. Lascia qui la barca ed inoltrati sulle scogliere per una passeggiata indimenticabile. Relax e bagni bellissimi.
L’acqua è azzurra ed il fondali è disseminato di strutture coralline. Un piccolo supermarket e qualche ristorantino. Sicuramente i bar BBQ sulla spiaggia con i tavolini in acqua attrarranno la tua attenzione.
Molta Poseidonia vicino alla spiaggia ma meno più a Sud nella baia. Ancora da 3 a 6 metri sulla sabbia per assicurarti una buona tenuta. Non aver paura di mettere marcia indietro e testare il tuo ancoraggio.
Case Pilote. Una piccola cittadina che dispone anche di un porto riparato. Non c’è molto fondo e, a seconda della barca potrai fermarti più o meno all’interno sulla banchina a dritta.
A terra troverai ad accoglierti case molto colorate in stile tipicamente caraibico. Possibilità di cambusa e qualche ristorante. Acqua e Carburante in tanica. Usa il filtro per travasare il gasolio nel serbatoio.
Costa Sud
Le Diamant. Un luogo magico in cui una volta calata ancora sarà difficile non passarci almeno due giorni! Fondo sabbioso e quindi perfetto tenitore. Una spiaggia estremamente piacevole dove potrai oziare sotto le palme.
Marina du Marin. E’ il luogo prescelto per l’atterraggio dopo le traversate atlantiche. Il marina risiede nella parte Ovest. Qui hai una baia esterna ed una baia interna. Puoi fermarti ad una boa ma non in mezzo alla baia. Dovrai lasciare una corsia per permettere alle barche di entrare ed uscire dal Marina. Buona tenuta anche con vento forte.
Le Marin è un grande Marina dotati dei servizi più moderni. Circa 900 posti barca per tutte le dimensioni ed ognuno con acqua ed elettricità.
Se ti serve qualcosa per la barca compralo qui!
Costa Est
La Trinite. Ottima baia dove passare la notte. Il paese è tutto da scoprire e fotografare ed è un piacere passeggiare dal molo fino agli ottimi ristorantini. Atmosfera tipica.
Ancora su sabbia ma se il vento decide di girare assicurati che l’ancora abbia fatto testa.
Queste sono solo alcune delle baie che potrai trovare durante la tua vacanza in barca in Martinica. I pescatori locali sono spesso affabili e ricchi di storie. Se stai cercando una meravigliosa isola dove veleggiare grazie ai venti costanti, acqua cristallina dove tuffarti da poppa e una miriade di mini ristorantini dove gustare le specialità tipiche della cucina creola fai le valigie e parti ora perché la Martinica ti aspetta! Noleggia una barca ai Caraibi, parti con Globesailor!
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